3.12.36.147 @ 2024/04/26 04:21:37

Meteorologia e climatologia

Classificazione della probabilità di valanghe e relative raccomandazioni per sciatori fuori pista, appassionati di snowboard, alpinisti, escursionisti nonché Enti, Amministrazioni ed operatori professionali del settore del turismo invernale e delle vacanze in montagna, adottata nei paesi dell'arco alpino, Italia, Svizzera, Austria, Francia, Germania ed in Spagna e Scozia.

Pale di San Martino
Il gruppo montuoso più bello di tutte le Dolomiti, le Pale di San Martino (Cimon della Pala, Vezzana e Bureloni), tutte oltre i 3100 metri, viste da Passo Rolle (1984 metri s.l.m.)

Scala europea del pericolo di valanghe

PERICOLO Stabilità del
manto nevoso
Probabilità di
distacco di valanghe
Indicazioni per gli escursionisti, alpinisti e sciatori fuori pista

1

debole

Il manto nevoso è generalmente ben consolidato e stabile. Il distacco è generalmente possibile soltanto con un forte sovraccarico su pochissimi pendii ripidi estremi. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee o scaricamenti. Condizioni generalmente sicure e favorevoli alle escursioni e gite sciistiche.

2

moderato

Il manto nevoso è moderatamente consolidato su alcuni pendii ripidi, per il resto è ben consolidato. Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. Condizioni in buona parte favorevoli a gite sciistiche ed escursioni. Prudente scelta dell'itinerario considerando adeguatamente locali zone pericolose, soprattutto sui pendii ripidi di quota.

3

marcato

Il manto nevoso su molti pendii ripidi presenta un consolidamento da moderato a debole. Il distacco è possibile con un debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili alcuni valanghe spontanee di media grandezza ed in singoli casi anche grandi valanghe. Condizioni in parte sfavorevoli alle escursioni e dicese fuori pista. È necessaria esperienza nel valutare la situazione locale sul fronte valanghe. Evitare il più possibile i pendii ripidi in quota.

4

forte

Il manto nevoso è debolmente consolidato sulla maggior parte dei pendii ripidi. Il distacco è probabile anche con debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e talvolta anche grandi valanghe. Condizioni sfavorevoli alle escursioni e gite sciistiche. È necessaria molta esperienza nel valutare la situazione locale sul fronte valanghe. Limitarsi a zone moderatamente ripide prestando attenzione anche alle aree di deposito delle valanghe.

5

molto forte

Il manto nevoso è in generale debolmente consolidato e per lo più instabile. Sono da aspettarsi molte grandi valanghe spontanee anche su terreno moderatamente ripido. Condizioni molto sfavorevoli. Si raccomanda di rinunciare a qualsiasi escursione o discesa sciistica fuori pista.

NOTE - La scala del pericolo di valanghe è il frutto dell'accordo raggiunto tra i paesi alpini europei, Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Spagna durante il 6° Incontro Internazionale del Gruppo di lavoro dei Servizi di Previsione Valanghe tenutosi in Baviera (Germania) ad aprile 1993. Il testo scaturito dalla discussione, entrato in vigore nei paesi firmatari dell'accordo a partire dalla stagione sciistica 1993/94, definisce una scala unificata europea che comprende il grado di pericolo, la stabilità del manto nevoso e la probabilità di distacco di valanghe. La scala consiste in cinque gradi di pericolo crescente: 1-debole, 2-moderato, 3-marcato, 4-forte, 5-molto forte. Nei bollettini ufficiali può essere inoltre utilizzato il termine "estremo" per indicare situazioni eccezionali come se fosse un ipotetico grado "6" di pericolo. La scala non è "lineare" e pertanto il grado mediano 3 (pericolo marcato) non indica un pericolo "medio" ma rappresenta invece un pericolo maggiore e così via. La scala europea del pericolo di valanghe si rivolge agli Enti, Amministrazioni ed operatori professionali dell'ambiente innevato nonché ai turisti, escursionisti, alpinisti, sciatori fuori pista, snowboarder e tutti gli altri frequentatori della montagna al di fuori delle zone controllate. I 5 gradi di pericolo sono evidenziati dai colori 1-verde, 2-giallo, 3-arancione, 4-rosso, 5-rosso-nero.

DEFINIZIONI - Valanga piccola: si ferma su di un pendio ripido (oltre 30° di inclinazione) e può seppellire, ferire o uccidere una persona. Valanga media: può raggiungere il fondo di un pendio ripido (oltre 30° di inclinazione) e può danneggiare un camion o una casa, distruggere un'automobile o piegare gli alberi. Valanga grande: può percorrere pendii a bassa inclinazione (inferiore a 30°) e raggiungere il fondovalle. Può seppellire e distruggere il vagone di un treno, un automezzo di grandi dimensioni, vari edifici o una parte di un bosco. Forte sovraccarico: un gruppo ravvicinato di sciatori o snowboarder che non rispettino le distanze di sicurezza fra i componenti, un escursionista a piedi, un mezzo battipista in azione, uso di cariche esplosive, ecc. Debole sovraccarico: un singolo sciatore o snowboarder che non cada e che effettui le curve dolcemente, gruppo di sciatori o snoboarder che rispetta la distanza di sicurezza (10 metri minimi), un'escursionista con racchette da neve, ecc. Pendio poco ripido: terreno con inclinazione inferiore ai 30°. Pendii ripidi: terreno con inclinazione da 30° a 35°. Pendii molto ripidi: terreno con inclinazione da 35° a 40°. Pendii estremamente ripidi: terreno con inclinazione superiore a 40° e con caratteristiche sfavorevoli quali la vicinanza alle creste e la rugosità del suolo. Distacco spontaneo: distacco di una valanga non causato dall'intervento dell'uomo.

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