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IL CYBERNAUTA
Internet e dintorni

Analisi della mancata tempestività degli aggiornamenti del bollettino Meteomar presente nei siti del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica e di Televideo RAI

Articolo di
Paolo Ciraci

Pubblicato su nautica
442-Febbraio 1999

Aggiornamento: 2019/05/18 09:59:07

"Il Cybernauta", la rubrica mensile da cui è tratto il presente articolo, è stata pubblicata sulla rivista Nautica da Novembre 1995 (n. 403) fino ad Ottobre 2001 (n. 474) ed aveva come tema conduttore il rapporto tra la nautica, la meteorologia e la rete Internet. Considerata pertanto la materia in continua e frenetica evoluzione, alcune delle informazioni fornite possono risultare oggi obsolete ed andrebbero pertanto utilizzate soprattutto a fini storici.

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IL "VECCHIO" METEOMAR

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Nel caso occorressero alcuni dei vecchi bollettini Meteomar storici di giorni, mesi o anni passati non disponibili direttamente nell'archivio online (limitato agli ultimi 7 giorni) è possibile richiederli gratuitamente tramite l'apposito modulo, previa attenta lettura e comprensione delle FAQ (domande ricorrenti).

Alla fine dello scorso anno (1998 n.d.r.) il sito del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana, già attivo sperimentalmente da alcuni mesi, ha assunto quella che presumibilmente sarà la sua veste definitiva, un evento questo che i diportisti "cybernavigatori" attendevano da alcuni anni. Più volte, infatti, in questa rubrica ho sottolineato l'importanza di una presenza su Internet del nostro Servizio Meteorologico almeno equivalente a quella dei servizi meteorologici dei più importanti paesi europei ed extraeuropei, con la fondata speranza che l'utilizzo del nuovo mezzo di comunicazione avrebbe in parte risolto i noti e annosi problemi che affliggono l'informazione meteomarina in Italia.

A dir la verità un grosso passo in avanti è stato compiuto la scorsa estate con l'attivazione da parte di Telecom del canale 68 destinato esclusivamente alla diffusione in isofrequenza di informazioni meteorologiche. Tuttavia il servizio ancora non copre tutti i mari italiani ed è comunque inaccessibile ai numerosi utenti che, nonostante la sempre maggiore diffusione di apparecchi palmari, non sono dotati di un VHF e che quindi continuano ad affidarsi ai tradizionali mezzi di comunicazione. Mi riferisco in particolare al Bollettino del Mare trasmesso dalla RAI - Radio Televisione Italiana (Radio Uno e Televideo alle pagine 415-417 disponibili anche su Internet).

Purtroppo credo sia del tutto inutile ricordare le continue proteste dei diportisti italiani riguardo l'affidabilità di questi notiziari, soprattutto perché trasmessi troppe ore dopo la loro produzione se non addirittura dopo il periodo di validità degli stessi. Eppure, come noto, il Meteomar viene prodotto, in italiano e inglese, dal CNMCA (Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica) ogni sei ore, alle 00, 06, 12, 18 UTC, quindi abbastanza spesso, segno questo evidente che a giudizio dell'Aeronautica c'è la necessità, per questo tipo di informazione, di un aggiornamento esaorario.

Nonostante ciò i bollettini del mare diffusi dalla RAI sono "vecchi". Non voglio occuparmi in questa sede del palinsesto di Radio Uno ma prendere in considerazione il solo Televideo che in teoria dovrebbe aggiornarsi automaticamente tramite un collegamento automatico, da calcolatore a calcolatore, con l'ITAV (Ispettorato delle Telecomunicazioni e dell'Assistenza al Volo), almeno stando alle indicazioni riportate alla pagina 401 e a quanto dichiaratoci dal Gen. Finizio, capo del II° Reparto dell'Aeronautica Militare, in una lunga intervista pubblicata nel lontano dicembre 1995 (numero 404).

Se è vero che ci troviamo di fronte ad un collegamento diretto e automatico tra computer allora non è proprio spiegabile per quale motivo il Meteomar presente su Televideo non debba essere aggiornato in tempo reale ogni volta che questo viene prodotto dal CNMCA e quindi quattro volte al giorno. Possiamo invece considerarci fortunati se l'aggiornamento viene effettuato quotidianamente: nei week-end e nei giorni festivi, cioè quando in genere i diportisti avrebbero bisogno di un servizio migliore, la situazione è addirittura disastrosa. Consultando le informazioni presenti nella pagina 401 di Televideo apprendiamo che il famoso collegamento automatico viene effettuato alle ore 6:05 per prelevare il Meteomar valido fino alle ore 19 (cioè' quello emesso alle 00 UTC) ed alle ore 16:05 per prelevare quello valido fino alle... 8:00 del giorno successivo (e qui mi debbono spiegare a quale bollettino si riferiscono visto che non ne esiste uno valido fino alle 8:00). Inoltre si dichiara che vengono effettuati eventuali "collegamenti di recupero" alle 9:05, 11:20, 18:20 e 19:50.

Mentre scrivo quest'articolo sono le 22:15 e c'è in linea il Meteomar emesso all'una di questa notte e valido fino alle 19: è quindi scaduto da oltre tre ore anche se il CNMCA ha provveduto ad elaborarne altri tre successivi (quelli delle 06, 12 e 18 UTC). Sinceramente non riesco proprio a capire per quale motivo, sempre che ci si trovi davvero di fronte ad un collegamento diretto fra elaboratori, non siano state adottate le opportune procedure per effettuare l'aggiornamento automatico delle pagine 415, 416 e 417 di Televideo alle ore 01:05, 07:05, 13:05 e 19:05 ovvero cinque minuti dopo la produzione del Meteomar da parte del CNMCA. Nel caso in cui sia da addebitare alla RAI la mancata opportunità di rendere un servizio di pubblica utilità mi auguro che in futuro possano migliorare le procedure automatiche di aggiornamento e la preparazione di chi è predisposto a gestirle e supervisionarle.

I diportisti, frustrati ed offesi da questa situazione, da sempre hanno avuto la tendenza ad imputare le maggiori colpe del disservizio all'Aeronautica Militare citando ad esempio i servizi meteorologici stranieri con particolare riguardo a Meteo France. Nella citata intervista di tre anni fa il Gen. Finizio si è dichiarato molto dispiaciuto della critiche poiché a suo avviso la colpa è tutta dei vettori dell'informazione (in questo caso Televideo) visto che il CNMCA e l'ITAV provvedono con tempestività ad elaborare e rendere disponibile il Meteomar con frequenza esaoraria. Questa affermazione poteva essere abbastanza condivisibile fino alla nascita del sito Web con cui il nostro Servizio Meteorologico entra a far parte della famiglia dei vettori dell'informazione oltre ad esserne produttore. A dir la verità l'Aeronautica Militare già da molto tempo diffonde via etere, tramite la stazione di Roma Meteo IMB, il Meteomar ed altri prodotti meteorologici (es. meteofax) ricevibili solo da chi in possessso dei necessari mezzi tecnici: Internet rappresenta quindi la possibilità di avvicinarsi al grande pubblico.

Ebbene debbo purtroppo affermare che questo evento tanto atteso mi ha profondamente deluso. Anche il Meteomar presente nelle pagine del sito del Servizio Meteorologico è "vecchio", cioè non aggiornato con la tempestività necessaria. Gli stessi problemi segnalati per quanto riguarda il Televideo si ripresentano infatti più o meno identici nelle pagine Web. Delle quattro produzioni giornaliere del Meteomar solo una, quella delle 12 UTC valida fino alle 06 UTC del giorno successivo, viene messa in linea. Anzi è anche capitato che non venga messa in linea affatto. A tale proposito ho provato a chiedere spiegazioni a ben tre indirizzi email indicati tra le pagine del sito. Nel mio messaggio, inviato alle 18 UTC del 6 gennaio, facevo notare che il Meteomar in linea in quel momento era stato emesso alle 12 UTC del giorno prima, vecchio quindi di 30 ore e scaduto da ben 12 ore (era infatti valido fino alle 06 UTC del mattino). Finora non ho ricevuto risposta, anzi uno degli indirizzi di posta elettronica è risultato addirittura inesistente.

Rinuncio per il momento alla descrizione del sito, visto che la mancata tempestività degli aggiornamenti è comune a tutte le informazioni prodotte (carte meteo, immagini satellitari, ecc.) con la speranza di poterlo fare presto, quando cioè i diportisti vi potranno trovare davvero ciò che da esso si aspettavano e quando l'informazione su Internet non sarà più in tempo reale soltanto per definizione.

Paolo Ciraci Il Cybernauta
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